The White Lotus

Prodotta da HBO, in Italia su Sky Atlantic, The White Lotus è una miniserie in 6 episodi della durata ciascuno di un’ora circa, scritta e diretta da Mike White. Il nome potrebbe non dirvi nulla ma magari qualcuno ha visto Enlightened, La nuova me in italiano, di cui è ideatore, sceneggiatore e attore o School of Rock di cui è sia sceneggiatore che attore (il coinquilino insicuro di Jack Black). Comunque, nello scoprire che Sky avrebbe trasmesso un’altra serie sua mi sono sfregata le mani, perché per me Mike White è spiazzante, e mi piace sentirmi spiazzata, ed è ironico e un prodotto ironico guadagna 1000 punti.

COSA ACCADE NELLA SERIE?

Nell’hotel di lusso alle Hawaii The White Lotus c’è stato un morto. Sarà la mogliettina fresca di nozze? O un altro dei turisti? O ancora uno dello staff dell’albergo? Probabilmente lo scopriremo solo nel finale di stagione.

Per ora conosciamo i personaggi: la coppia fresca di nozze, lui ricco e viziato rampollo che ottiene sempre quello che vuole e lei giornalista insicura alle prime armi; la famiglia alto borghese con madre, padre, due figli adolescenti e l’amica del cuore della maggiore; l’emotiva riccona in lutto che deve disperdere le ceneri della madre in mare. Poi il direttore dell’hotel, un uomo che cerca disperatamente di tenere tutto sotto controllo.

MOTIVI PER GUARDARE THE WHITE LOTUS

A tenere incollati allo schermo sia il pretesto di scoprire chi sia morto e per quale motivo – quindi le varie ipotesi e il totomorto – ma anche vedere il modo in cui le ipocrisie e le manie dei borghesi siano causa della loro stessa rovina. Il pubblico punta il dito verso il re nudo mentre il re continua ad andare in giro convinto di essere elegante e raffinato. C’è tutto l’ambiente dei salotti bene, quelli che “la beneficienza per alleviare i sensi di colpa” e quelli che “ormai gli uomini bianchi etero sono discriminati”. L’umanità ha fatto il giro a 360 gradi ed è tornata al punto di partenza.

Nella cornice delle Hawaii, Mike White sceglie una fotografia con calore molto alto, tanto che alle volte il bianco diventa rosso, come il sangue (per chi è come me: non c’è per niente sangue per ora, potete guardarlo tranquillamente), e sceglie musiche molto ritmate che fanno a volte da metronomo delle azioni che si svolgono, altre da sottofondo ai dialoghi cadenzati.

Per me è davvero una scoperta, ho trovato intrigo, satira, umorismo e situazioni imbarazzanti, molto imbarazzanti e molte situazioni. Un accenno al cast. Ci sono: Steve Zahn, Alexandra Daddario, Connie Britton che pensavo avesse fatto roba tipo Grey’s Anatomy ma no, ha solo i capelli alla Grey’s anatomy, il tizio che esce con Zöe Kravitz in High Fidelity, la ragazzina della seconda stagione di The Handmaid’s Tale e poi Jennifer qualcosa (Coolidge), meglio conosciuta come la mamma di Stifler.

Queste argomentazioni scommetto che vi hanno convinto a guardarla. Non ve la consiglio se non amate la satira, se umorismo per voi è solo ridere di pancia e se siete bigotti.